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Tu sei qui: Home » Alimentazione » Blog » Come alcalinizzare il corpo e prevenire le malattie!

Come alcalinizzare il corpo e prevenire le malattie!

10 nov 2014 / 4 Commenti / inAlimentazione/daYourTrainers

Alcalinizzare il corpo è fondamentale. L’acidità del corpo condiziona le malattie, l’eccesso di peso e molti altri problemi di salute. Fortunatamente, rendere il corpo più alcalino ( l’opposto di acido) è facile.

Ecco alcuni metodi per aumentare la presenza di ossigeno nel vostro corpo:

1 . Bevi acqua con limone al risveglio. Inizia la giornata con un grande bicchiere di acqua e versaci dentro il succo di un intero limone appena spremuto. Il limone ha il gusto acido ma, come abbiamo già visto, ha l’ effetto opposto sul corpo e sul metabolismo.

2 . Consuma abbondanti insalate verdi con succo di limone e olio d’oliva. Le insalate verdi sono tra le migliori fonti di minerali alcalini, come il calcio .

3 . Mangia un paio di mandorle non salate al giorno. Le mandorle sono ricche di minerali alcalini naturali come calcio e magnesio, che aiutano a bilanciare l’acidità e il bilanciamento di zucchero nel sangue .

4 . Bevi un frullato di latte di mandorle e frutti di bosco con aggiunta di integratori come la spirulina o la clorella. Preferisci il latte di mandorle a quello vaccino, poiché quest’ultimo è acidificante e fa male agli adulti.

5 . Svolgi esercizio fisico più che puoi o almeno un paio di volte alla settimana. Se non ti senti sportivo, buttati sulle camminate veloci che fanno bruciare molte calorie e velocizzano il metabolismo. Per di più sono adatte anche alle persone sovrappeso in quanto non comportano rischi per le articolazioni come la corsa stessa.
L’esercizio fisico inoltre aiuta ad eliminare i prodotti di scarto acidi  in modo che il corpo possa eliminarli meglio con la sudorazione.

6 . Impara a respirare nella maniera corretta. Respira profondamente, è fondamentale per la tua salute. Scopri i benefici del respiro consapevole, di sentire l’aria che entra e fuoriesce dal tuo corpo. Scegli un posto non inquinato se riesci.

7 . Evita i dolci carichi di zucchero e le bevande altamente dolcificate come la soda. Lo zucchero (in particolare quello bianco) è un vero e proprio veleno per il nostro corpo ed inoltre facilita la proliferazione di alcune malattie. E’ un forte acidificante del corpo.

8 . Consuma più verdure nella tua dieta. E non sto parlando delle patate ;-) a parte quelle dolci che sono una buona scelta. Asparagi, zucca, peperoni e altre verdure sono ottime scelte.

9 . Aggiungi germogli ed alghe nella tua dieta quotidiana. Sono estremamente alcalinizzanti e contengono molte sostanze nutrienti ed enzimi che doneranno al tuo corpo molta energia. Inoltre scopri come e’ facile cucinare con le alghe.

Tag:alcalinizzare, alimentazione, benessere, insalata, limone, malattie, prevenzione, salute

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4 Responses to Come alcalinizzare il corpo e prevenire le malattie!

  1. Davide Ruffato says:
    10 novembre 2014 alle 20:55

    Ciao,
    Mi spiace moltissimo leggere questo tipo di disinformazione in una pagina di un’azienda che fa formazione (e di cui ho fatto parte per un anno e mezzo). Formarsi non significa solamente avere positività mentale ed energia da vendere, è anche informarsi correttamente e cercare la verità!
    Non si possono prendere per efficaci diete uscite dal nulla ed incentivare la diffusione di concetti errati o inesatti.
    Tanto per cominciare il limone è acido (alcalino = basico) e qualsiasi processo subisca nello stomaco, risiede prima ad un pH ben più acido dell’acido citrico stesso, e poi tutto viene basificato per entrare nell’intestino. In secondo luogo, il pH fisiologico NON può cambiare! Altrimenti si incorre a patologie gravi.

    Sapete che le mandorle per esempio liberano cianuro nell’organismo durante la digestione? la quantità è minima, ma se passate il messaggio che le mandorle fanno bene, una persona potrebbe assumerne troppe!

    Inoltre, il tizio che si è inventato la storia dell’alcalinizzazione del corpo è in prigione per esercizio abusivo della professione medica e altri 17 reati.

    Ci sarebbero altre 1000 cose da dire, ma vi invito ad informarvi voi stessi, giusto per non credere solamente a me ma per sentire più pareri. Spero vi serva da monito per altre occasioni.
    Ciao.

    Rispondi
    • YourTrainers says:
      25 novembre 2014 alle 10:20

      Ciao Davide,
      siamo d’accordo sul fatto che un’azienda di formazione come un qualsiasi individuo intelligente deve ricercare la verità. Penso l’abbia notato chiunque abbia fatto una ricerca su internet che spesso trovare la “verità” è tutt’altro che semplice, dunque come azienda di formazione abbiamo deciso di basarci principalmente sulla nostra personale esperienza per capire cosa funziona realmente e cosa no, ovviamente nei limiti dello sperimentabili e del buon senso.
      Di quante diete avete sentito parlare o avete letto su giornali e riviste di moda? Ogni giorno quasi ne esce una nuova!
      La famosissima dieta mediterranea per esempio l’ha “scoperta” un americano, e reclamizzata in tutto il mondo come la via alimentare per la salute e la longevità. Se non si chiama Dieta italiana è perché il biologo Ancel Keys, venuto in Sud Italia al seguito delle truppe alleate, estese poi i suoi studi e pur vedendo che il modo di mangiare non era del tutto simile in tutte i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, coniò questo termine di cui oggi siamo così orgogliosi! Si chiama marketing, e dietro ogni dieta ce n’è in abbondanza.
      Sono d’accordo sul fatto che non si dovrebbe credere a tutto quello che si legge senza indagare e cercare di capire le basi scientifiche di quello che viene letto, ma in ultima analisi ciò che conta di più è l’esperienza personale. E ciò di cui parliamo noi ai corsi, tu lo sai molto bene se hai frequentato per un anno e mezzo Your Trainers, è il frutto delle nostre personali esperienze. Quindi quello che abbiamo scritto è qualcosa che abbiamo sperimentato e che ci ha dato la sensazione di un generale miglioramento delle nostre già buone condizioni di energia e di salute.
      Approfondiamo il tema dell’equilibrio acido base. L’espressione equilibrio acido-base, in biologia, indica l’insieme dei processi che l’organismo mette in atto per mantenere al suo interno un livello di acidità compatibile con lo svolgimento delle principali funzioni metaboliche. Grazie a questi processi, il pH del sangue è normalmente mantenuto su valori intorno a 7,365. Ed è fondamentale che il pH del sangue rimanga compreso in un breve intervallo perché se no i sintomi sono molto gravi: astenia, coma e morte. Il metabolismo dell’organismo umano deve quindi mantenere costantemente in equilibrio il pH, attraverso alcuni principali meccanismi tampone:
 nei liquidi corporei sono presenti sostanze che fungono da tampone, cioè che mediano aggiunte di acidi e di basi. Nei liquidi corporei troviamo:
      Ioni fosfato: elementi adeguati per un tampone. Hanno un pKa di 6,8; abbastanza vicino al pH da bloccare. Agiscono all’interno della cellula.
      Emoglobina:con un pKa di circa 7,4; è il più efficiente tampone poiché è in grado di catturare gli H+.
      Ione Bicarbonato: presente a elevate concentrazioni. Ha un pKa di circa 6,1; tuttavia la sua concentrazione è molto elevata. Responsabile della creazione di questa sovrabbondanza di HCO3- è il rene.
      Fondamentalmente io credo che il problema di questo fraintendimento è che hai confuso i nostri consigli sul come alcalinizzare il pH delle urine, e di altri distretti dell’organismo, pensando, come erroneamente viene diffuso dai sostenitori delle diete basificanti, che invece si stesse parlando del sangue!
      Questo è un errore madornale.
      Alcalinizzare significa letteralmente “rendere alcalino/basico”, ovvero, un processo chimico che aumenta il pH di una soluzione; nel caso delle urine, la ricerca farmacologica ha sperimentato diversi principi attivi che consentono di ottenere variazioni del filtrato che variano da 5 ad 8,5 (dove il neutro è 7). Tra queste molecole, le più utilizzate sono indubbiamente gli inibitori dell’anidrasi carbonica (diuretici); essi agiscono impedendo il riassorbimento del bicarbonato e trovano applicazione nel tamponamento dei sovradosaggi farmacologici facilitandone l’escrezione urinaria. Molto diffusi anche i citrati, che vengono espulsi in maniera diretta impedendo la cristallizzazione-precipitazione dei farmaci e prevenendo di conseguenza la calcolosi renale; altri isomeri entrano nel ciclo di Krebs, e vengono convertiti in bicarbonati ed alcalizzano indirettamente il pH delle urine. I citrati svolgono anche una blanda funzione antibatterica ed antinfiammatoria. Indovina dov’è che si trovano naturalmente i citrati?
      Bravo, nel limone! E su questo ci torneremo tra poco.
      In caso di leggera acidosi indotta da un regime alimentare inappropriato, tentare di alcalinizzare le urine è fondamentale; questo accorgimento preventivo, nel lungo termine, consente di ridurre un “probabile e verosimile” fattore di rischio per numerose patologie degenerative: artrosi, osteoporosi, ecc.
E’ possibile controllare l’andamento del PH delle urine attraverso una tecnica di rilevazione ripetuta 3 volte al dì per 7 giorni mediante l’utilizzo di semplici cartine al tornasole reperibili in tutte le farmacie. La media aritmetica delle 21 rilevazioni corrisponde al relativo grado di acidità delle urine.
      Bibliografia:
      • Manuale di nutrizione clinica. MediCare – a cura di Rosalba Mattei – FrancoAngeli – pag 257
      • Farmacologia Sesta Edizione – Humphrey P. Rang, M. Maureen Dale, ames M. Ritter, Rod J. Flower – Elsevier Masson – pag 383.

      Per quanto riguarda il limone, è riportato in più di un testo di alimentazione, ad es. cito l’Arienti, “Le basi molecolari della nutrizione” seconda edizione, Piccin, pag. 448: contrariamente a quanto si potrebbe credere, il limone è alcalinizzante, perché gli acidi organici cui il succo deve la sua acidità sono metabolizzabili e quindi vengono trasformati in anidride carbonica ed eliminati con la respirazione. La maggior parte delle persone confonde gli alimenti acidi e alcalinizzanti con il concetto di pH dell’alimento. Così, secondo questa visione errata, il succo dei limoni sarebbe un alimento particolarmente acido, quando in realtà è uno dei più noti alimenti alcalinizzanti, tanto che viene addirittura consigliato in terapia per alcalinizzare le urine e prevenire – in soggetti predisposti – la formazione di calcoli renali, ossalati e cisteina.
      L’alcalinità o l’acidità di un alimento viene attribuita non in base al ph del cibo in sé, ma a quello della soluzione in cui vengono disperse le sue ceneri, quindi in base al pH dei residui inorganici, non metabolizzati dall’organismo. Così, per riprendere l’esempio del limone, gli acidi organici che determinano l’acidità di questo alimento sono metabolizzati dall’organismo, mentre i residui basici inorganici vengono escreti immodificati con le urine, basificandole.
      Secondo questa regola, i vegetali in genere sono alimenti alcalinizzanti, mentre quelli di origine animale sono acidificanti. Per quanto riguardi i potenziali benefici, i fautori della dieta alcalina sostengono che un’alimentazione basata sul consumo di un 70-80% di alimenti alcalinizzanti previene molte delle malattie del benessere che affliggono la popolazione – obesità, allergie, osteoporosi, alcune forme di cancro – garantendo maggiore energie e vitalità.
      Tutti questi benefici non sono scientificamente dimostrati; inoltre, in circostanze normali, la dieta alcalina non si è dimostrata in grado di produrre una variazione significativa dei livelli di pH del sangue (direi fortunatamente), ed è vero che il suo “inventore” Robert Young è in galera per truffa e abuso della professione medica, ma al di là delle teorie piuttosto “fantasiose” (perché prive di solide basi scientifiche) sulle quali è stata costruita, alla dieta alcalina va perlomeno riconosciuto il merito di promuovere il consumo di vegetali freschi, spesso carenti nell’alimentazione occidentale rispetto a quanto consigliato dai nutrizionisti, e di scoraggiare quello – spesso eccessivo – di carne, insaccati, salumi, zuccheri semplici ed alcolici.
      Per approfondire il discorso sul citrato di potassio vi consiglio di leggere questo articolo:
      http://www.my-personaltrainer.it/integratori/potassio-citrato.html

      Per quanto riguarda le mandorle ho trovato questo articolo interessante: occhio alle mandorle amare!

      http://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/10660-cibi-sostanze-velenose

      Rispondi
      • DAVIDE RUFFATO says:
        25 gennaio 2015 alle 22:32

        Mi fa piacere che vi siate dissociati dalla dieta alcalina, però vorrei puntualizzare alcune cose:

        Nell’articolo (e nel titolo stesso) c’è scritto “alcalinizzare il corpo”; non sono mai state menzionate le urine!
        Quindi una persona che non sa cosa intendete, secondo voi cosa capisce?
        Alcune cose è bene specificarle, perchè purtroppo la questione della dieta alcalina ha fatto già troppi danni (alcuni hanno pagato con la vita).
        Se io da totale ignorante andassi a googlare “alcalinizzare il corpo”, il primo risultato sarebbe il sito da cui probabilmente è stato copia-incollato questo articolo, dato che le parole sono identiche e la data è precedente (non dico che sia sbagliato fare copia e incolla, ma di solito è buona norma citare le fonti):
        http://www.curarsialnaturale.it/10-modi-per-alcalinizzare-il-corpo-13010.html
        e il secondo è proprio intitolato DIETA ALCALINA!
        http://www.curarsialnaturale.it/dieta-alcalina-menu-e-ricette-per-alcalinizzare-il-corpo-13022.html
        Dato inoltre che si tratta dello stesso sito, deduco che il primo deve essere connesso al secondo e che, per estensione, anche qui si parli di dieta alcalina.

        Mi viene il sospetto che inizialmente lo scopo di chi ha scritto l’articolo fosse proprio quello, ma poi vi siete accorti della cazzata e avete cercato di rimediare (ma va bene così, meglio tardi che mai).

        Comunque, scientificamente parlando, non è una sicurezza la propria esperienza quando si parla di sensazioni, perchè si rischia che queste siano influenzate dall’effetto placebo. Però non fraintendetemi; mi riferisco solo fatto di basarsi sulla propria esperienza, perchè alla fine quelli elencati sono consigli utili a prescindere e che non fanno danni, quindi se uno si sente meglio con l’effetto placebo unisce l’utile al dilettevole e meglio così.

        L’ultimo appunto lo volevo fare sull’articolo del citrato. Vorrei far notare che lì si parla dell’uso del citrato di potassio, ma il suo effetto nello stomaco come tampone di pH non può essere associato anche all’acido citrico; perchè in un caso stiamo parlando appunto di un acido, mentre nell’altro stimo parlando della sua base coniugata!!
        Quindi ovviamente l’acido citrico non può essere usato come il citrato, salvo forse preventivo mescolamento con 3 equivalenti di idrossido di potassio! :D
        Giustamente, in quell’articolo è stato chiaramente specificato che basificava le urine e non il corpo in generale.

        Rispondi
        • YourTrainers says:
          2 marzo 2015 alle 17:51

          Ciao Davide!
          Grazie delle precisazioni! Guarda, anche noi precisiamo una cosa: l’articolo non è stato copiato. Può essere che sia identica la fonte, visto che queste indicazioni le abbiamo estrapolate dal manuale di uno dei corsi sul benessere e sulla salute di uno dei più famosi formatori del mondo. In ogni caso ci fa davvero molto piacere che i nostri articoli vengano letti da persone preparate come te. Anzi, ci farebbe ancora più piacere se persone con questa preparazione volessero darci le loro esperienze e scrivere le loro strategie di successo per una vita sana e piena di energia!!!

          Rispondi

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